Busett, Dino


"Famiglia Reale di Portogallo"

olio su tela - 100x140

Busett Dino è nato a Milano il 20 aprile 1940. Dopo un breve periodo trascorso presso uno studio pubblicitario, a partire dagli Anni Sessanta iniziò a collaborare come illustratore con la famosa Agenzia milanese per Illustratori di Piero e Rinaldo D'Ami.
Per i D'Ami Dino Busett curò, nella veste di illustratore capo, un' "Enciclopedia degli animali per ragazzi" per conto della Peruzzo Editore. Realizzò inoltre le copertine dei fumetti di "Jeff Arnold e Jean Lafitte", e disegnò alcune tavole per "Il Corriere dei Piccoli"; contribuì anche alla realizzazione grafica di un volume per ragazzi relativo alla storia dell'West.

Successivamente iniziò una collaborazione con l'Editoriale Dardo per la quale firmò le copertine di "Capitan Miki", "Grande Blek", "Kinowa", e della "Collana Supereroica", mentre per la Editrice Cenisio realizzò quelle di "Furia", "Tarzan" e "Rintintin".

Per la Mondadori partecipò a un'importante pubblicazione di storia nautica e collaborò con gli albi di "Superman" e "Batman".

Alla fine degli Anni Sessanta illustrò varie tavole dell'"Enciclopedia Medica" pubblicata dalla Casa Editrice Librex.
Per il settimanale "Tempo" predispose importanti illustrazioni relative alla storia dei pirati, e collaborò inoltre con testate quali la "Domenica del Corriere", "Epoca" e "Grand Hotel".

Alla fine degli Anni Sessanta realizzò alcuni ritratti di personaggi appartenenti al mondo della musica classica e leggera per la Casa Discografica "La Voce del Padrone".

Negli Anni Settanta si trasferì a Londra per lavorare alla pubblicazione di un'"Enciclopedia per ragazzi" per conto di un Editore della capitale britannica. Il periodo londinese favorì, inoltre, occasionali collaborazioni con alcuni editori americani.

Al suo rientro in Italia Dino Busett partecipò alla realizzazione dell'"Enciclopedia della Fantascienza" pubblicata dalla Casa Editrice Del Drago e iniziò a intensificare la propria attività come pittore e scultore.
All'inizio degli Anni Ottanta abbandonò il capoluogo lombardo e si trasferì a Pordenone, dove vive tuttora, per dedicarsi esclusivamente alla pittura, soprattutto alla ritrattistica. Su questo filone dipinse alcuni importanti ritratti, significativi sul piano formale e compositivo, a personaggi famosi anche appartenenti al mondo dello spettacolo.

In Friuli realizzò delle personali che furono accolte favorevolmente dalla critica. Attualmente la sua attività di pittore, pur essendo orientata principalmente verso il ritratto, persegue anche la strada della sperimentazione artistica.