Serafino, Cesare


 

Serafino Cesare è nato a Spilimbergo (PN) nel 1950. Nel 1970 inizia la sua carriera artistica. Si interessa alla pittura e all'archeologia e da allora segna al suo attivo partecipazioni a molteplici mostre e importanti premi. La sua pittura nasce dall'interesse per l'archeologia del territorio ed in particolare per le testimonianze più antiche della zona Pedemontana dello Spilimberghese: castelli e castellieri ridotti a rovina e da lui frequentanti in gioventù alla ricerca del passato. Frequenta per 10 anni lo studio dell'artista Giorgio Celiberti di Udine; saltuariamente quello dello scultore Simon Benetton di Treviso e per la grafica lo studio di Tono Zancanaro di Padova. Dal 1975 è responsabile del "Gruppo Giovani Pittori Spilimberghesi", della Quadreria del Museo CRAS e della Galleria d'Arte "La Torre orientale" - Spilimbergo (PN).

Tra gli artisti della nuova generazione è quello che maggiormente ha saputo sollecitare interessi di critica e di pubblico. La critica artistica ufficiale lo ha inserito: nel catalogo Bolaffi (n° 19), nel Catalogo d'Arte Moderna (n° 37, 38 del 2001/2002), nel catalogo della Grafica Italiana (dal n° 6 al n° 22), e nel catalogo dell'Arte Moltiplicata in Italia (n° 24, 25) e inoltre in Toparts, Art Diary National, Art Diary International e Photo Diary. Un po' disegnatore, ma preferibilmente nella pittura materica egli "traduce" una scrittura gestuale d'impronta impressionista con l'innesto di diversi materiali un effetto di suggestiva "barbarie". I suoi dipinti introducono reminiscenze che si addentrano in profondità, alla ricerca degli archetipi dell'uomo: segni ancestrali, arcaici, magici, misteriosi che ricordano emblemi solari, decorazioni protocristiane, rosoni di cattedrali dipinti sul foglio con gestualità saettante e repentina.

Intensa ed eclettica la sua attività artistica. Oltre alla pittura e alla ricerca archeologica, l'artista si esprime attraverso la fotografia, la poesia, le performances e la Mail-Art. Queste sue molteplici attività ed interessi nell'ambito dell'artee della cultura fanno di lui non solo un affermato artista, ma anche un attivo operatore culturale sempre attento e vivace a ogni espressioni umana di accoglienza e disponibilità. Serafino collabora con molti artisti e operatori culturali: Alinari, Del Pezzo, Alviani, Dorazio, Valentini, Galliani...e vanta vari estimatori e "amicizie astistiche" anche a livello europeo (Fellini, Antonioni).

Nel 1985 espone alla Galleria El Guacamajo Maracaibo (Venezuela) e negli anni successivi allestisce e partecipa a mostre personali e collettive in Italia e all'estero (Udine, Trieste, Venezia, Treviso, Firenze, Tokyo, Granada, Verdelais, Vienna...). Dal 1987 aderisce alle numerose attività della Mail-Art a livello internazionale (1991 Tokyo, Osimo; 1992 Belgrado; 1998 Milano).

Dal 1990 al 2000, è presente: nel 1999, con una mostra personale al Museo Alternativo di Remo Brindisi con presentazione di Emilio Di Carlo. Nel 2001 le sue opere sono esposte a Treviso Libreria Marton; Pordenone Banca Nazionale del Lavoro; La Spezia Centro S. Allende con il Gruppo Pluritendenze itineranti. Nel 2002 partecipa a Trieste alla Mostra d'Autori contemporanei presso il Palazzo del Consiglio Regionale; Parigi Maison d'Italiè con il gruppo Pluritendenze itineranti. Nel 2003 viene invitato a partecipare alla 50° Biennale di Venezia "Extra 50".

Notizie sul suo percorso professionale sono reperibili presso:

- Archivio "Kunsthistorisches Istitut in Florence" (Firenze);
- Centro Arti Plastiche Udine;
- Museo di Arte Costaricense San Josè Costarica;
- Museo di informazione centro documentazione fotografica Senigallia Ancora

Le sue opre figurano in collezioni pubbliche e private in Italia, Francia, Spagna, USA, Germania, Australia

Di lui hanno scritto saggi, contributi, recensioni, Benincasa, Bortolatto, Bortuzzo, Busatto, Concina, Carnelos, Celiberti, Colledani, Da Lio, Damiani, Di Carlo, Jacovissi, Levi, Milic, Montanelli, Morales, Morandini, Paglietti, Pasquali, Perissinotto, Radice, Rizzi, Santesse, Strumendo, Tamburi, Vedova, Venturoli, Vivaldi, Zanier.

Gallerie di referenza:

- "La Scaletta", S. Polo d'Enza (Reggio Emilia)
- "Spazio d'Arte", L'Aquila
- "La Torre Orientale", Spilimbergo (PN)
- "Design Center", Sequals (PN)
- "Quadreria Museo Crass", Spilimbergo (PN)